- lun set 17, 2007 8:56 am
#4264
allenamenti sett 10/9causa lavoro posto in ritardo due allenamenti fatti sett scorsa (il terzo non son riuscito purtroppo)
A:crunch semiflex 3 x 20
crunch obliqui semiflex 3 x 10
stacco classico 4 x 12 10 8 8 @ 20 22 24 24 kg
stacco rumeno 3 x 10 @ 14 kg
rematore su panca 4 x 12 10 8 8 @ 26 28 30 g
pull over con manubrio 3 x 10 @ 16
tirate al mento 4 x 8 @ 20 kg
alzate laterali busto 90° 3 x 10 @ 8 kg
hammer curl 4 x 8 @ 12 kg
Bflessioni su manopole 3 x 20
ext su panca inclinata 30° 4 x 12 10 8 8 @ 28 30 32 32 kg
croci panca piana 3 x 10 @ 11 kg
affondi laterali 3 x 8 @ 18 kg
squat con manubri 4 x 12 10 8 8 @ 16 20 24 24 kg
calf singoli no stop 3 x 15 @ 16 kg
military press 4 x 8 @ 18 kg
dip panca 3 x 15
french press 4 x 8 @ 18 kg
niente debrief sui carichi, esercizi, movimenti, ecc questa volta... sono stati due allenamenti impegnativi mentalmente, molto impegnativi. ho preso una di quelle botte sentimentali che ti troncano dentro nei giorni scorsi, e non ho potuto esimermi dal chiedermi: perchè ho deciso di buttarmi sulla ghisa? per chi o cosa lo faccio?
bhe fuori dalla ipocrisia, è ovvio che l'ho deciso per il narcisistico vezzo di "piacere", essere guardato ed ammirato perchè no. se cosi non fosse, e avessi voluto una disciplina mentale, mi sarei ridato al triathlon magari con ambizioni di ironman tanto per poter sfondarsi per bene. ma non era cosi. ok, mi son guardato dentro e mi sono chiesto: lo facevo per lei?
secondo me la pesistica è un buon termometro delle emozioni. fare altro non è la stessa cosa. quando mi allenavo a triathlon ed ero davvero a terra, era difficile mettersi in tuta e cominciare una sessione di corsa, magari ad alto impatto mentale come un lungo od un fartlek... ma una volta cominciato il mio corpo si impegnava tutto in quello sforzo e pensieri per altro non erano possibili. in palestra no. l'impegno mentale è piu arduo, perchè la concentrazione non la trovo "a richiesta", la devo cercare, trovando le motivazioni dentro di me.
ho passato gli allenamenti altalenando tra stati di grande concentrazione ad altri di scazzo totale, passando dal pensare che era meglio mandare tutto a ramango (perchè dentro di me sapevo quel'era la vera motivazione) ad altri di eccitazione intensa in cui mi dicevo che la mia, alla fin fine, è una forma di vendetta-narcisistico-compulsiva, come a voler dire: ora guarda cosa hai buttato nel cesso e mangiati le mani
discorsi stupidi e un po puerili, ma necessari secondo me, quando ti chiedi perchè lo fai. bhe alla fine la risposta l'ho trovata. non ho smesso, e questo elimina di fatto molte motivazioni. ma sicuramente ho ridimensionato, perchè quelle motivazioni erano cmq presenti. ho sgrassato dalle parti inutili il mio impegno e, alla fine, una risposta alla domanda iniziale l'ho trovata: è la crescita. eccolo, lo sport come lo intendo io, crescita e non fisica, ma mentale. la ghisa ti impegna molto, e strano a dirsi, forse piu di tante altre discipline individuali, ti sbatte contro i tuoi limiti ogni santo giorno... e se hai l'intelligenza e la volontà, ti trascina oltre a calci
perciò, alla fine di questo pistolotto, ecco la mia risposta: lo faccio per la narcisistica idea di dire: l'ho fatto, non l'ho solo sognato e desiderato, ma l'ho fatto sul serio. l'ho costruito con sudore e fatica, impegno e crescita mentale. è una pelestra di vita bambina, tu credi di sollevare ghisa e pompare un muscolo, forse è solo quello che fai se non ti sei mai chiesto il perchè lo fai. ma se te lo sei chiesto e ti sei dato una risposta sincera, significa che ogni volta che tiri su quella ghisa non sono i quadricipiti che pompi, ma tutto quello che sta sotto l'attaccatura dei capelli