- gio ago 23, 2007 4:17 pm
#3966
Già che ci sono vi riporto la cronaca dei miei incontri amorosi, il mio diario del cuore si è riaperto non appena sbarcato in quel di Gallipoli, dopo ben 1083 Km di guida da parte di due intrepidi (888 Km io, il resto lui), ma valorosi avventurieri. Le ragazze in Salento mi hanno letteralmente fatto sbroccare: andavo in giro e vedevo bellissime ragazze con occhi da dipinto che mi guardavano e sorridevano...tenevo a freno il mio istinto di Rottweiler a stento, solo grazie ai commenti un po' disgustati di alcune amiche non sono saltato addosso a nessuna ragazza.
Oramai riposato dal viaggio e convinto di essere una faina in un pollaio, il secondo giorno iniziamo ad andare in spiaggia e lì mi accorgo di una cosa: le donne più belle, sono di solito insieme a cessi di portata stratosferica, non solo il fisico da focena spiaggiata, ma con delle curve alle colonne vertebrali che avrebbero fatto piangere qualsiasi fisioterapista. Orgoglioso del mio +6 sull'h/p, sembravo la pubblicità della Bilboa al maschile, costume a mezza coscia, sempre pieno di crema come una Saint Honorè, mi pavoneggiavo per i lidi giocando a pallavolo (o meglio tentando) e facendomi sane nuotate (300 m di nuoto al giorno circa...). Morale della favola: eritema sulla spalla, dietro al tricipite e foofobia grave ad entrambi gli occhi...sembravo Rocky Marciano dopo l'incontro con Mohamed Alì. Ma oramai avete capito che non sono che si perde d'animo, ho messo la maglietta, prendevo il sole solo nelle ore in cui anche i neonati non si scottano (8-10 / 16 - 19) e comunque mi facevo delle belle nuotate in piscina. Dopo una settimana ho capito che questa tecnica non da molti frutti da quelle parti. Il fisico sembra non importare molto, certo, molte mi guardavano, ma mai nessuna provava ad avvicinarsi a più di due metri da me...l'abisso l'ho toccato al settimo giorno: vado al bar per prendere dell'acqua e mangiare qualcosa ed ho un sogno ad occhi aperti. Una ragazza (al massimo 25 anni) mora, con gli occhi nerissimi ed un po' orientaleggianti che mi sorride dal bancone...credo di averla fissata per almeno cinque minuti senza dire una parola (e non mi sembra di avere sbavato) e poi ho attaccato bottone, sempre cortese come un gentiluomo, le ho chiesto il nome e questa, dopo avermelo detto, sparisce senza lasciare traccia. Il nostro discorso sarà durato sì e no 45 secondi. Un due di picche così veloce non me lo ero mai preso. Finita questa piccola disavventura, mi sono scosso: io non mi arrendo ci dovrà pur essere una donna che mi trovi minimamente attraente! Pieno di sacro furore, esco la sera con i miei amici e sembravo Ken Shiro, fino a quando i tre Cuba Libre (più Cuba che Libre, come si usa da quelle parti) non hanno preso il sopravvento e ho incominciato ad assomigliare più a Pluto (per rimanere con i cartoni animati). Preso dall'euforia, mi stavo quasi scordando della mia fondamentale missione, quando ci pensa una signorina, sui trent'anni, che assomigliava molto a Minnie (e qui dovreste aver già capito). Finiamo a parlare del più e del meno e mi ritrovo a discutere brillantemente da brillo (che può sembrare più uno sciglilingua che una situazione). Fatto sta che la signorina in questione, con molta eleganza mi chiede se volevo andare a studiare l'astronomia con lei ("Verresti a vedere le stelle in spiaggia?" testuali parole, premio per la schiettezza), colto l'ammiccamento (dopo due minuti buoni e un altro cuba libre) accetto volentieri e prendo la macchina per andare in spiaggia.
Ad osservazione completata (delle stelle), mi dirigo in campeggio con una certa spavalderia, vengo fermato all'ingresso del campeggio dove una guardia mi fa sapere che si può entrare in macchina al campeggio al massimo per le 8 di mattina (erano all'incirca le sei). Morale della favola: oramai ero abbronzato, me ne sono andato direttamente in spiaggia a dormire. Finirò il racconto più avanti.
"E' nei cambiamenti che troviamo uno scopo" Eraclito
Iubirea te iubesc mult!