- mar feb 16, 2010 2:34 pm
#14403
Perchè auguri di pronta guarigione? Per le tibie?
Cmq..
Guardate a questo che ha combinato!!!! (mi riferisco al fotogramma) hahahaha
Guarda, sto già uscendo scemo nell'analizzare lo Squat con un PL che mi sta consigliando su youtube, per cui ho la testa parecchio fusa da tecniche, movimenti errati, movimenti giusti, bastaaaaaaaaaaaaaaaa
Per aiutarti ti dico solo una cosa che ho evinto da tutti i consigli ricevuti da PL relativamente al mio stacco, e ciò mi ha fatto migliorare fino ad arrivare all'esecuzione che hai fotogrammato (è quella dell'ultimo allenamento di stacco vero?)
,
Ciò che ti dico serve a chiarire le idee e allo stesso tempo non scervellarti più di quello che stai (e sto :mod:)
facendo!
[color=black]NELLO STACCO, DEVI TIRARE PIù DIETRO POSSIBILE, SPINGENDO PIù CHE PUOI CON I PIEDI.
è IL CARICO CHE TI IMPONE DI FARE DIVERSAMENTE E TU DEVI LOTTARE CONTRO DI LUI AFFINCHè L'ESECUZIONE RIMANGA PULITA (ecco perchè quando caricavo 50kg, uscivano fuori movimento impossibili..)
IL BILANCIERE DEVE QUASI TOCCARE LE GAMBE PER TUTTO IL MOVIMENTO (HO DETTO QUASI, DURANTE IL MOVIMENTO, E PER FARLO DEVI FRACASSARTI LE TIBIE QUANDO FLETTI LE GAMBE VERSO DI ESSO..)
UNA COSA CHE ABBIAMO GIà DETTO: LE ANCHE DEVONO ESSERE PIù GIù POSSIBILE, DEVI USARE QUELLA ZONA (ANCHE, GLUTEI) PERCHè è, COME SI Sà, LA ZONA PIù FORTE DEL CORPO.
INFINE, COSA IMPORTANTISSIMA PER DECRETARE UNA ESECUZIONE CORRETTA: LA PARTE INFERIORE DEL CORPO DEVE SALIRE ALLO STESSO TEMPO DI QUELLA SUPERIORE, QUINDI GLUTEI E BUSTO VANNO IN UN MOVIMENTO UNIFORME.
DETTO QUESTO, spero di mettere fine a queste controversie che continuano, continuano, continuano... anche quando credi che ormai sia tutto apposto.... credevo che il mio squat fosse perfetto, e invece continua ad esserci qualche difettuccio..
speriamo bene...[/color]
"When you are born, you are set forth to die. The fact that you live or don't live between these two dates depends solely upon your own will, opportunities and desires. The weight exerciser, of course, indicates that he chooses to live."
Joseph Curtis Hise